Interviste per "Il territorio nella rete", forum e tavola rotonda sulla cartografia partecipata e la piattaforma reter.org che si terranno a Roma il 21/06/2016.
Seconda parte della videointervista a Maurizio Napolitano 'Napo' proseguendo su OpenStreetMap che è differente perché nasce dalla generosità delle persone che donano il proprio tempo per creare un bene comune.
Un'articolo molto bello da leggere è "Perché abbiamo bisogno di OpenStreetMap".
Si parla di come OpenStreetMap sia una cartografia partecipata dove i contenuti sono decisi dalle persone. Quello che è da chiedersi invece sulle cartografie commerciali finalizzate al profitto, come ad esempio Google Maps, chi è che ci garantisce la neutralità dei contenuti? A partire dal sistema di proiezione che inganna perché condiziona il modo con cui si vedono le cose, ma inganna anche quello che c'è sulla mappa perché lo decide chi produce la mappa. Un problema che si rileva ad es. nel caso di pubbliche amministrazioni quando usano mappe commerciali lo riscontriamo a partire dalla toponomastica. Chi la decide la multinazionale o la pubblica amministrazione? È vero che i grandi player ti permettono di modificare, di fare correzioni, però poi il contenuto rimane di loro proprietà.
Adesso con la neo geografia la differenza sta nel fatto che le persone possono autonomamente costruire le proprie mappe.
C'è comunque da distinguere la neocartografia, che agisce sul modo di rappresentare il mondo, dalla neogeografia che è ciò che si riescie a fare con strumenti semplici per creare nuove mappe, organizzarle a proprio piacimento agendo dall'alto per posizionarci su delle cose.
Ora quindi è possibile per chiunque, con un minimo di know out, creare nuove mappe e nuove cartografie riusciendo a modificare lo stato delle cose.
Confrontando la mappa di OpenStreetMap con quella di Google piuttosto che Bing o Esri o le altre, si nota che ci sono cose differenti sulla mappa. Su OSM ci sono cose che sulle altre non ci sono. Magari sono più belle ma questo non è importante. La differenza è data dalla generosità delle persone che lavorano sulle mappe donando il proprio tempo per creare un bene comune.