La città delle Donne in una mappa collaborativa.
Si terrà il 24 novembre a Roma la manifestazione nazionale organizzata da "Non una di meno" contro la violenza maschile sulle donne e contro di Disegno di legge Pillon.
In occasione di questa importante mobilitazione stamperemo e distribuiremo in tutta la città una mappa che porterà alla luce il volto femminista di Roma: luoghi, spazi, strutture in cui le donne sono libere di autodeterminarsi e solidarizzare al di fuori delle strutture sociali e dei codici culturali che le impongono il potere e la violenza maschili.

Mappa: La città delle donne

Una mappatura, dunque, che spazia dai Centri Anti Violenza ai luoghi di cultura, dai consultori ai collettivi femministi, dai servizi socio-sanitari agli sportelli legali. Luoghi che vanno moltiplicati e diffusi per tutta la città.

Il momento è quanto mai opportuno per una mobilitazione imponente nella capitale. Cerchiamo, in questo modo, di incidere sia sulla società che sulla politica. In un quadro di generale crescente intolleranza da parte dell'uomo europeo bianco contro ogni diversità -etnica, culturale, di genere- si moltiplicano gli episodi di violenza sulle donne. I giornali hanno parlato di "bollettino di guerra" in relazione ai casi di efferata violenza degli ultimi giorni: sei donne sequestrate, torturate e uccise nel nostro paese in poco più di 48 ore dai propri mariti o ex partner. Delitti che purtroppo confermano i dati sulla violenza contro le donne, poiché avvengono in primo luogo all'interno delle mura domestiche, per mano dei propri mariti, fidanzati o compagni. Eppure la sproporzione mediatica è eclatante quando a compiere questi atti violenti sono stranieri o migranti, dando spazio a facili strumentalizzazioni politiche.

Come ribadisce il Piano Femminista Contro la Violenza Maschile sulle Donne, la violenza sulle donne è un fenomeno strutturale e sistemico: non ha passaporto ma solo un genere, quello maschile.

Ma gli attacchi non arrivano soltanto in ambito familiare e sociale, perché anche la politica, su un piano simbolico e normativo, sta conducendo una sua violenta campagna volta a cancellare spazi e diritti delle donne. È quanto sta accadendo a Roma, paradossalmente ad opera della prima donna sindaco della storia della città, in quanto spazi fondamentali di autogoverno e autodeterminazione delle donne sono minacciate di sgombero. Spazi come la Casa Internazionale delle Donne, ma anche la Casa delle donne Lucha y Siesta, o Centri antiviolenza come Donna L.I.S.A., Marie Anne Erize, Assolei ONLUS, rischiano di scomparire dalla faccia di una città sempre più povera di relazioni, protezioni, cultura. E in quegli spazi, nei quali da decenni si accumulano competenze ed esperienze straordinarie, le donne svolgono attività di ogni genere, dal mutuo aiuto, alla prevenzione e lotta contro ogni genere di violenza maschile, alla promozione dell'uguaglianza di genere. Lo spiegano bene le donne firmatarie di una bella lettera inviata al Parlamento europeo.

Per non parlare della politica nazionale, dove un governo che sta tentando di rompere ogni argine civile e democratico sta discutendo un Disegno di legge che in modo surrettizio vuole svuotare la legge sul divorzio introducendo condizioni che lo rendono di fatto impraticabile.

È arrivato il momento di dire basta, ed è il caso di farlo con una grande mobilitazione, ma anche con la difesa e la valorizzazione di quelle esperienze e quegli spazi che conducono questa battaglia ogni giorno nelle nostre città.

Ed è per questi motivi che vorremmo stampare il più alto numero possibile di copie della Mappa della città delle donne (qui la versione digitale interattiva: https://umap.openstreetmap.fr/it/map/la-citta-delle-donne_221916), per distribuirle in tutta la città, per tutte le donne di Roma.
A questo scopo abbiamo lanciato un crowdfunding, e più ci sosterrete, più la città delle donne acquisirà visibilità.
E forse anche grazie a questa visibilità, e al sostegno di altre donne, si troverà sempre più protetta e offrirà sempre più protezione.
Ma non sarà importante soltanto per le donne. Perché siamo certi che la donna stia combattendo in questa fase storica una battaglia fondamentale per tutta la società, per renderla più giusta, libera e forte.

Il sito per contribuire alla raccolta fondi con una donazione: https://www.produzionidalbasso.com/project/la-citta-delle-donne/

La mappa è stata realizzata fin qui dal collettivo "ReTer - Reti e Territorio" in collaborazione con "Scup! Sport e cultura popolare", "Lucha Y Siesta", "Alt! - Giornale Partecipato" e "inCorpora".
La città delle donne è ideata per essere una mappa aperta e collaborativa: contribuisci ad ampliare e migliorare la mappatura inviandoci le tue segnalazioni di spazi, gruppi, luoghi d'incontro e attività di donne e per le donne che conosci attraverso il modulo collaborativo.
Altre info e commenti nel ReTerWiki: https://wiki.reter.info/territorio:donne